La sera dell’8 marzo, a DiVini InVersi, tante donne.
Tra queste un corposo gruppo di meravigliose “Amiche”.
Ognuna di loro ci ha regalato tante emozioni con la lettura di pensieri personali, versi e poesie.
Quella sera non potremo mai dimenticarla. Grazie a tutte voi!
Da Sonia
Tu Donna
Forse è vero Donna che col tempo ci si addolcisce un po’.
Il tempo cuce qualche ferita e toglie ai muscoli un po’ di elasticità
ma non sottovalutare mai la tua voglia di lottare
non sottovalutare niente perché sei comunque e sempre una combattente.
È una regola che vale in tutto l’universo, chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e anche se la paura fa tremare, tu Donna, non smetter mai di lottare
Per tutto quello che è giusto,
per ogni cosa che hai desiderato
per chi ti ha chiesto aiuto
e per chi ti ha veramente amato.
È una regola che vale in tutto l’universo, chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e anche se il mondo può far male
tu donna non smettere mai di lottare.
Da Barbara
D ietro
O gni
N uova
N ostra
E mozione
Da Giulia
Essere una Donna è di più
Essere una Donna non vuol dire riempire solo una minigonna
Non vuol dire credere a chiunque anche se ti inganna
Essere guardata e sentire certi complimenti, se son rozzi offendono
Perché essere Donna è davvero un’altra cosa
Essere una Donna è una continua lotta per ottenere il rispetto
Essere una Donna è di più
Da Eleonora
Bonus dies festus faeminarum!
Stupor sumus
Da Laura e Linda
Tu donna che festeggi l’8 marzo
non cadere nell’inganno.
Tu donna vai festeggiata tutto l’anno
e chi racchiude la tua grande essenza in un solo giorno
è solo per toglierti di torno.
Tu donna che festeggi l’8 marzo
e ti rallegri per un mazzetto di mimosa
non dimenticare che sei tu
la matrice di ogni cosa.
Da Elena
Neve
Bambina che gioivi alla neve,
hai osservato e cercato di capire,
hai imitato e imparato,
a cucire, stirare, a stare con gli altri.
Ragazza che giocavi con la neve,
hai contestato e lottato,
hai provato ad essere diversa,
e ti sei innamorata, dell’uomo sbagliato
Donna che ti rallegri alla neve,
hai finalmente capito qual è l’uomo giusto,
con lui hai costruito il vostro rifugio
e creato la vita.
Donna che ti piace la neve,
ora sei moglie, mamma, lavoratrice, amante,
tante facce dello stesso diamante.
Da Fabiola
Dediche
So che stai leggendo questa poesia
tardi, prima di lasciare il tuo ufficio
con l’unico lampione giallo e una finestra che rabbuia
nella spossatezza di un edificio dissolto nella quiete
quando l’ora di punta è da molto passata. So che stai leggendo
questa poesia in piedi, in una libreria lontano dall’oceano
in un giorno grigio agli inizi della primavera, deboli fiocchi sospinti
attraverso gli immensi spazi delle pianure intorno a te.
So che stai leggendo questa poesia
in una stanza in cui è accaduto troppo per poterlo sopportare,
spirali di lenzuola ristagnano sul letto
e la valigia aperta parla di fuga
ma non puoi andartene ora. So che stai leggendo questa poesia
mentre il metrò rallenta la corsa, prima di lanciarti su per le scale
verso un amore diverso
che la vita non ti ha mai concesso.
So che stai leggendo questa poesia alla luce
della televisione, dove scorrono sussulti di immagini mute,
mentre aspetti le ultime notizie sull’intifada.
So che stai leggendo questa poesia in una sala d’aspetto
di occhi incontrati che non si incontrano, di identità con estranei.
So che stai leggendo questa poesia sotto il neon
nella noia stanca dei giovani che sono esclusi,
che si escludono, troppo presto. So
che stai leggendo questa poesia con la tua vista indebolita:
le tue lenti spesse dilatano le lettere oltre ogni significato e tuttavia continui a leggere
perché anche l’alfabeto è prezioso.
So che stai leggendo questa poesia in cucina,
mentre riscaldi il latte, con un bambino che ti piange sulla spalla e un libro in mano,
perché la vita è breve e anche tu hai sete.
So che stai leggendo questa poesia che non è nella tua lingua:
di alcune parole non conosci il significato, mentre altre ti fanno continuare a leggere
e io voglio sapere quali sono.
So che stai leggendo questa poesia in attesa di udire qualcosa, divisa tra amarezza e speranza,
per poi tornare ai compiti che non puoi rifiutare.
So che stai leggendo questa poesia perché non c’è altro da leggere,
lì dove sei approdata, nuda come sei.
Adrienne Rich
Da Angela
8 marzo
E’ la festa delle donne coraggiose, che hanno lottato per conquistare tutto quello che hanno senza mai arrendersi, alcune di loro purtroppo non sono sopravvissute per vedere tutto quello che è stato fatto fino ad oggi.
Donne ma non solo, anche Mamme, Mogli, Amanti, Amiche…
- 1646 Elena Lucrezia Corner: prima donna al mondo a conseguire una laurea.
- 1911 Incendio nella fabbrica a New York. Muoiono 126 operaie
- 1945 Anne Frank
- 1946 Primo voto
- 1952 Nasce Kalamity Jane, prima donna pistolero del Farwest
- 1963 Mary Quant inventa la minigonna
- 1964 Doroty Hodgkin vince il Nobel per la chimica
- 1968 La prima sposa in minigonna
- 1972 Inizia la lotta per la legalizzazione dell’aborto
- 1997 Madre Teresa di Calcutta
- 2007 Benazir Bhutto due volte Ministro in Pakistan
- 2012 Rita Levi Montalcini Nobel per la medicina
- 2014 – 2015 Samantha Cristoforetti record europeo di permanenza nello spazio
- 2018 Cristina Moiraghi, donna forte, coraggiosa, debole e sensibile, inizia il suo nuovo percorso inaugurando il suo luogo d’incanto “diVini inVersi”. Anche lei come tutte noi segnerà il nostro futuro destino.